bias cognitivi
La percezione della realtà è diversa per ognuno di noi.
E’ diversa anche da quella delle persone che ci sono più vicine, figuriamoci da quelle più lontane culturalmente o geograficamente.
La percezione della realtà può essere simile a quella di un’altra persona su un certo tema, ma completamente diversa su tutto il resto.
La percezione della realtà è plasmata dagli input che riceviamo tramite i nostri sensi.
E gli input arrivano continuamente, che ce ne rendiamo conto o meno.
Video, scrittura, social network, amici, parenti, frammenti di conversazioni di sconosciuti, fotografie, disegni, musica, suoni, rumori, caldo, freddo, profumi e odori.. il nostro cervello processa miriadi di input.
La personalità e l’attitudine di una persona sono strettamente legati alla percezione che ha della realtà.
L’inconscio assorbe gli input portandoti a credere potentemente in qualsiasi cosa.
La percezione della realtà è influenzata da ciò che la mente riesce a ricordare più velocemente (rif. book “Pensieri lenti e veloci” e “The art of thinking clearly“), per cui crediamo più importanti e veri gli input a cui siamo esposti maggiormente:
non a caso chi vuole influenzare credenze e comportamenti delle persone (politici, pubblicitari, religiosi) ripetono continuamente gli stessi concetti.
Tenere sempre presente che la percezione dei nostri interlocutori è diversa dalla nostra, è la base per la comprensione reciproca, per la soluzione delle incomprensioni e dei conflitti, per apprezzare di più la vita.
Perché percezioni della realtà diverse creano aspettative diverse, quindi delusione, quindi insoddisfazione e conflitti (rif. book “Never split the difference“).
Cercare di capire il punto di vista della migliore persone che la pensa diversamente da noi è un vero processo di crescita e di apertura mentale (rif. book “Principles“).
Su certi input non si può avere controllo, ma su tutti quelli in cui si può è nostra responsabilità scegliere quelli che possono portarci nella direzione che vogliamo.
Possiamo scegliere di ridurre il tempo sui social network, di passare meno tempo con persone negative e di più con persone positive, possiamo scegliere da quali fonti prendere informazioni e confrontarle con altre, etc.
Se la tua vita non ti va bene com’è e vuoi provare ad avere maggiore controllo e farla condizionare meno dal caso o da altre persone, poni la massima attenzione agli input a cui ti esponi (rif. book “Atomic Habits“).